L’evoluzione della Legge Modello UNIDROIT sul Factoring

Una normativa internazionale basata sulle best practices per il finanziamento delle piccole-medie imprese e delle catene di fornitura globali

Nel maggio del 2023, l’Istituto internazionale per l’unificazione del diritto privato (UNIDROIT) ha adottato la Legge Modello sul Factoring (MLF), che costituisce la novità più recente nel quadro legislativo internazionale sul finanziamento garantito e che si fonda sui risultati dei precedenti strumenti internazionali. La MLF è uno strumento essenziale per migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese coinvolte nelle catene di fornitura globali e per far fronte alle sempre più serie sfide del commercio internazionale[1]

 

Una breve introduzione ad UNIDROIT

UNIDROIT è un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1926, originariamente come ente della Società delle Nazioni, ed oggi organizzazione internazionale autonoma, con sede a Roma. Gli attuali 65 Stati membri di UNIDROIT provengono dai cinque continenti, rappresentano oltre il 90% del PIL globale e il 73% della popolazione mondiale, e riflettono una varietà di contesti giuridici, economici e culturali diversi.
Le attività di UNIDROIT hanno natura normativa. Lo scopo dell’Istituto è di modernizzare, armonizzare e coordinare il diritto privato e commerciale tra gli Stati attraverso la formulazione di strumenti giuridici uniformi quali trattati, leggi modello, principi e guide giuridiche. UNIDROIT ha adottato oltre 30 strumenti giuridici in una varietà di campi, tra cui l’accesso al credito, i contratti commerciali internazionali, lo sviluppo della produzione agricola, diritto e tecnologia, i mercati dei capitali e il diritto finanziario, la procedura civile transnazionale, i beni culturali e lo sviluppo sostenibile.

 

Factoring: uno strumento essenziale per l’accesso al credito nelle catene di fornitura globali

I crediti rappresentano in genere fino al 40% del patrimonio complessivo di un’azienda, ma spesso rimangono inutilizzati nel bilancio aziendale, a meno che non possano essere ceduti in garanzia per agevolare l’ottenimento di un finanziamento. Il factoring rappresenta difatti un meccanismo di finanziamento particolarmente utile per le micro, piccole e medie imprese (MPMI), perché molte di esse non dispongono di altri beni (come terreni o beni strumentali di alto valore) che possano essere utilizzati come garanzia per accedere ai tipici prestiti garantiti basati sull’attivo dell’impresa.

Il factoring consente alle MPMI di utilizzare i propri crediti per accedere a finanziamenti, il che a sua volta consente loro di far crescere le proprie attività e partecipare alle catene di fornitura globali e al commercio internazionale. Facilitando l’accesso ai finanziamenti, il factoring contribuisce in modo significativo alla crescita e allo sviluppo economico, poiché le MPMI sono la tipologia di impresa più diffusa al mondo e il maggior contributore all’occupazione e all’attività economica.[2]

L’elaborazione della Legge Modello UNIDROIT sul Factoring

Nel dicembre 2018, la Banca Mondiale propose ad UNIDROIT l’elaborazione di una legge modello sul factoring come parte del nuovo programma di lavoro dell’Istituto. La proposta, che ha immediatamente trovato il forte sostegno dalla più grande associazione mondiale di settore, la FCI, si basava su tre elementi: (i) l’importanza del factoring come meccanismo per aumentare i finanziamenti per le MPMI; (ii) la necessità di superare i perduranti limiti all’accesso al credito di tali imprese nelle economie in via di sviluppo; e (iii) il divario esistente nelle normative nazionali e nel quadro giuridico internazionale in relazione al factoring.
Gli ultimi 40 anni avevano assistito allo sviluppo di numerosi standard internazionali in relazione alle operazioni garantite, alla cessione del credito ed al factoring, tra cui la Convenzione UNIDROIT del 1988 sul factoring internazionale, la Convenzione delle Nazioni Unite del 2001 sulla cessione di crediti nel commercio internazionale e la Legge modello UNCITRAL del 2016 sulle garanzie mobiliari (MLST). Tuttavia tali standard non rispondevano pienamente all’esigenza di una legge modello snella, chiara e moderna, che non richiedesse al paese adottante di intraprendere una riforma complessiva del sistema giuridico delle garanzie del credito.

La MLF è frutto di un lavoro svolto nell’arco di tre anni e mezzo, con la partecipazione di decine di esperti di diverse tradizioni giuridiche e dei principali stakeholders del settore, la preparazione di ampie ed approfondite analisi giuridiche, la stesura di numerose versioni e, infine, una fase di consultazione con migliaia di parti interessate. Coerentemente con la metodologia di lavoro consolidata di UNIDROIT, il processo di negoziazione è stato intrapreso principalmente da un gruppo di lavoro composto da dieci esperti di diritto internazionale provenienti da cinque continenti diversi.

Oltre ai membri principali del gruppo di lavoro, sono stati invitati a partecipare ai lavori rappresentanti di organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie, associazioni del settore privato e mondo accademico. Infine, UNIDROIT ha intrapreso una consultazione pubblica di tre mesi sulla versione finale dello strumento preliminarmente approvata dal Gruppo di Lavoro, che ha permesso la diffusione del testo a migliaia di partecipanti, che, anche tramite l’organizzazione di una serie di eventi di consultazione,  virtuali e regionali, ha portato ad oltre 200 commenti di stakeholders di 20 paesi diversi, che sono stati tutti considerati nella redazione definitiva.

 

Una breve panoramica sulla Legge Modello UNIDROIT sul Factoring

La MLF costituisce di per sé un quadro normativo completo e autonomo che facilita il factoring e la cessione dei crediti. Il suo scopo principale è quello di fornire un modello coerente ed articolato per i paesi che non hanno ancora implementato un moderno e completo sistema di garanzie mobiliari con la costituzione di un registro. Per i paesi che hanno intrapreso riforme in questo settore, la MLF fornisce norme aggiuntive che possono rafforzare ulteriormente il quadro giuridico e incoraggiare l’utilizzazione del factoring e della cessione del credito.
La MLF consiste in 54 articoli e 25 clausole sui registri. Mentre il contenuto della MLF è in genere coerente con la citata MLST e complementare ad essa, rimane uno strumento molto più breve e snello rispetto a quest’ultima. Adottando un ambito più ristretto di applicazione e omettendo le disposizioni non attinenti al factoring presenti nella precedente Legge Modello, la MLF è molto più breve in termini di lunghezza (del 65% rispetto alla MLST), e contiene il 25% in meno di articoli. Ciò dovrebbe anche renderne più facile la adozione.

Per quanto riguarda la struttura, la MLF si divide in nove capitoli ed un allegato e contiene disposizioni su: il suo ambito di applicazione (Capitolo I), la cessione dei crediti (Capitolo II), l’efficacia nei confronti dei terzi (Capitolo III), la registrazione (Capitolo IV e Allegato A), le priorità tra garanzie (Capitolo V), i diritti ed obblighi delle parti (Capitolo VI), l’esecuzione (Capitolo VII), il diritto applicabile (Capitolo VIII) ed infine norme transitorie (Capitolo IX). L’allegato alla MLF contiene regole sul registro, che permettono al legislatore di costituire un registro elettronico per la cessione dei crediti, in modo da dare completa attuazione alla MLF.

Ambito di applicazione della MLF

La MLF si applica sia alla cessione dei crediti tout-court sia alla costituzione di garanzie su crediti (cessione del credito in garanzia). Essa si applica sia al factoring nazionale che al factoring internazionale e consente la cessione di crediti sia presenti che futuri.
In tal contesto, “credito” viene definito come il diritto contrattuale al pagamento di una somma in denaro derivante da: (i) la fornitura o locazione di beni e servizi; (ii) la cessione o licenza di proprietà intellettuale; (iii) il conferimento o il trattamento dei dati; o (iv) l’obbligo di pagamento in una transazione con carta di credito. L’inclusione dei crediti relativi ai dati è un’innovazione introdotta rispetto ai precedenti strumenti internazionali in materia.
Tale definizione chiara e relativamente ristretta garantisce un ambito ben definito della MLF e consente allo strumento di escludere altre tipologie di crediti più complesse, come quelli derivanti dalla vendita o dalla locazione di beni immobili, o crediti derivanti da varie operazioni finanziarie. La MLF non si occupa di titoli di credito ed altri strumenti negoziali, a meno che non siano proventi di un credito come definito della Legge Modello stessa.

 

Trascrizione nel registro e priorità

Il Capitolo IV della MLF prevede un registro indicizzato per cedente, in cui trascrivere le notifiche di cessione. Una volta trascritta la notifica, la cessione del credito è efficace nei confronti dei terzi e la priorità tra più cessioni dello stesso credito è determinata dall’ordine di trascrizione. È importante sottolineare che la priorità di una cessione non è modificata dal fatto che il cessionario potrebbe essere a conoscenza di un’altra cessione. La trascrizione nel registro come base per l’efficacia nei confronti dei terzi e per determinare la priorità della cessione costituisce un elemento essenziale della MLF. Tale approccio è considerato preferibile rispetto a quello della Convenzione sul Factoring e della Convenzione sulla Cessione dei Crediti (supra), rimanendo del tutto coerente con l’approccio della MLST.

Si prevede che la MLF sarà implementata principalmente nelle giurisdizioni che non hanno ancora istituito un registro moderno per i crediti o altri tipi di garanzie mobiliari (o eventualmente, in paesi in cui tale registro è stato istituito, ma non funziona in modo efficace). Si prevede inoltre che un registro dei crediti istituito ai sensi della MLF possa essere eventualmente ampliato per diventare un registro generale delle garanzie quando il paese che lo attua sia pronto ad attuare una riforma globale delle operazioni garantite basata sulla MLST. I paesi sono fortemente scoraggiati dal creare un registro separato dei crediti oltre ad un registro generale delle garanzie, onde evitare la frammentazione del quadro legislativo e incertezza riguardo alle priorità tra parti concorrenti.

Il totale superamento delle clausole di divieto delle cessioni

La MLF prevede il totale superamento delle clausole di divieto delle cessioni. A differenza della MLST, essa non preserva il diritto del debitore di chiedere al cedente il risarcimento dei danni per inadempimento contrattuale in relazione ad una clausola di divieto di cessione. Il superamento della clausola di divieto di cessione è limitata alle sole operazioni rientranti nell’ambito della MLF e si applica anche ad eventuali restrizioni al trasferimento di diritti associati (garanzie). L’introduzione di una totale esclusione delle clausole di divieto di cessione è stata fortemente sostenuta dall’industria durante i negoziati, e si prevede che questo nuovo approccio contribuirà a facilitare e incoraggiare la crescita del factoring e del finanziamento garantito nei paesi che implementano la MLF.

 

L’implementazione della MLF e le sue prospettive di successo

Dopo 1.224 giorni di negoziati, consultazioni e stesura dello strumento e mentre il mondo era colpito da una pandemia globale, il Consiglio di Direzione di UNIDROIT ha adottato la MLF il 10 maggio 2023. Il testo in inglese e francese è stato pubblicato a settembre del 2023 e lo strumento è stato formalmente lanciato alla 55° Riunione Annuale della FCI  in Marocco a ottobre dello stesso anno. La traduzione cinese della MLF è stata a sua volta presentata  in una conferenza tenutasi a Wuhan, in Cina, a fine 2023, e sono in preparazione anche altre traduzioni non ufficiali in spagnolo, arabo e giapponese.
La MLF è già stata incorporata nelle strategie di altre organizzazioni internazionali interessate alla promozione del commercio internazionale e dell’accesso al credito. In primo luogo, la MLF è stata riconosciuta come uno dei tre pilastri della “Financial Inclusion in Trade Roadmap” (FIT) da parte del World Trade Board. [3] Lanciata nell’aprile del 2023, la FIT è un quadro normativo pensato per aumentare la partecipazione delle MPMI al commercio internazionale. In secondo luogo, la MLF è già stata riconosciuta nel rapporto New Finance Support della EBRD, che propone una strategia per risolvere i problemi di liquidità e capitale circolante che attualmente affliggono le MPMI a livello globale. Come parte di questa strategia, il rapporto riconosce la MLF come un nuovo standard giuridico internazionale di finanziamento garantito, atto a supportare l’accesso al credito per le MPMI nei paesi che attuano la Legge Modello.[4] In terzo luogo, la Legge Modello è stata riconosciuta nella Guida della IFC sulla Regolazione del Factoring, che illustra le modalità in cui i paesi possono implementare un quadro regolamentare per le operazioni di factoring considerato quale best practice insieme alle norme di diritto privato disposte dalla LMF.
Sono attualmente in corso in UNIDROIT i lavori per lo sviluppo di una Guida Attuativa per la MLF, che fornirà indicazioni pratiche ai paesi che attuano lo strumento, con un’attenzione particolare a (i) come è strutturata la MLF; e (ii) come si dovrebbe implementare la MLF nell’ambito di un quadro legislativo nazionale più ampio. La finalizzazione della Guida è prevista nel 2025, con pubblicazione nel 2026.

 

Conclusione

La Legge Modello UNIDROIT sul Factoring è lo strumento giuridico più importante a supporto del finanziamento garantito e del factoring in quasi un decennio. Nonostante la sua recentissima adozione, è stata già implementata da parte di istituzioni finanziarie internazionali quali la IFC e l’EBRD in vari paesi africani, asiatici e mediorientali. Le sue norme chiare e bilanciate nonché l’ampio supporto ricevuto da parte di governi, industria e comunità giuridica internazionale lasciano ben sperare per un’adozione rapida a livello globale, in paesi sia di tradizione di civil law che di common law.

 

 

 

[1] Sono debitrice a William Brydie-Watson, Senior Legal Officer di UNIDROIT e Lead Officer nei negoziati per la MLF per il prezioso contributo alla redazione di questa sintesi.
[2] EBRD, New Finance Support: receivables finance for MSME resilience and economic growth (May 2023), p. 8 disponibile al link https://www.ebrd.com/what-we-do/sectors/legal-reform/access-to-finance.html.
[3] World Trade Board, Financial Inclusion in Trade Roadmap (2023), available https://www.baft.org/wp-content/uploads/2023/04/Financial-Inclusion-in-Trade-Roadmap-202326.pdf.
[4] EBRD, New Finance Support: receivables finance for MSME resilience and economic growth (May 2023), p. 8  https://www.ebrd.com/what-we-do/sectors/legal-reform/access-to-finance.html.