Dagli Organi associativi

Dall’Assemblea del 22 giugno 2021

  • Alessandro BERTOLDO (Direttore Generale Aosta Factor SpA) è stato nominato membro del Collegio dei Revisori.

Dal Consiglio del 22 giugno 2021

  • Ruxandra Valcu (Direttore Generale Ifitalia SpA – BNP Paribas Group) è stata nominata Vicepresidente dell’Associazione e Presidente della Commissione Segnalazioni di Vigilanza e Centrale Rischi.
  • La Commissione europea ha avviato un nuovo studio sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Sono già in corso, ad iniziativa di EUF e con la diretta partecipazione di Assifact, contatti formali con i soggetti preposti alla redazione dello studio, che segnalano un esplicito interesse verso il factoring, considerato strumento utile a ridurre gli effetti negativi dei ritardi di pagamento, specie nel caso delle piccole e medie imprese.
  • È stata esaminata una versione preliminare dell’indagine sugli effetti della nuova DoD sugli Associati. In questa approssimazione (ma il campione è ancora poco significativo) gli effetti sembrano tutto sommato contenuti, anche nella prospettiva della seconda parte dell’anno, grazie agli interventi dei factor sui comportamenti di pagamento dei debitori ed all’attenzione al profilo degli scaduti tecnici, che richiamano la fattispecie di un rischio di diluizione anziché di default.
  • E’ stata avviata l’attività del gruppo di lavoro associativo per il progetto ESG, in collaborazione con PWC.
  • È stato esaminato il testo dell’audizione dell’Associazione presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato sulla classificazione della clientela da parte delle banche e sul calendar provisioning. In tale occasione sono intervenuti il Presidente ed il Segretario Generale, che hanno portato all’attenzione dei membri della Commissione senatoriale i connotati principali del servizio di factoring nel quadro economico e finanziario complessivo ed alla luce della situazione del mercato del factoring in Italia ed in Europa; hanno descritto le implicazioni della nuova definizione di default per l’attività di factoring, con particolare riguardo agli effetti negativi sulla clientela, in buona parte costituita dalle piccole e medie imprese, soffermandosi anche sul caso dei crediti vantati verso la pubblica amministrazione, che in Italia sconta un orientamento restrittivo delle autorità di vigilanza, non rinvenibile in altri paesi europei; hanno fatto anche riferimento alle implicazioni del calendar provisioning, riproponendo infine le proposte di miglioramento portate avanti dall’industria del factoring italiana e riprese anche dalla Federazione Europea del factoring. Tali proposte riguardano sia profili strutturali e prettamente tecnici ma che possono avere impatti sostanziali, quali ad esempio l’aumento dei giorni di scaduto tecnico e la possibilità di adottare un approccio per transazione in luogo dell’approccio per debitore, sia misure di natura temporanea, quali ad esempio l’incremento delle soglie di materialità o l’aumento dei giorni richiesti per la classificazione a “past due”.