Giorgio Negri si può dire che fosse un uomo particolare.
Non facile da inquadrare. A vederlo, lungo con quell’aria un po’ interrogativa, curiosa, quasi fredda, in chi non lo conosceva poteva lasciare anche la sensazione di personalità ermetica, e non era di molte parole.
Dietro questa apparenza c’era invece una pluralità di colori che ne facevano un uomo intelligente e poliedrico, piacevole, capace di sentimenti non comuni. È stato tante cose.
Certamente un vero imprenditore, che ha saputo coniugare l’inclinazione all’analisi con la concretezza commerciale e la ricerca del risultato economico. Su quest’ultimo tendeva ad essere attento. Gli va riconosciuto di essersi dimostrato sempre aperto alla ricerca di innovazione.
Lo si può definire, a buon diritto, uno dei primi pionieri a esplorare in Italia l’Informatizzazione del factoring.
E così per tanti decenni ha continuato ad operare con successo, meritatamente, facendo crescere la sua azienda e mantenendo sempre viva l’attenzione alle nuove esperienze. Sulla sua professionalità ci sarebbero tanti episodi da ricordare.
Viene in mente – da sottolineare – un suo aspetto non frequente nel mondo del lavoro.
Era si legato all’utile della sua società, ma quando il cliente si trovava ad avere un problema particolare, urgente, abbandonava paletti di convenienza economica ed egoismo operativo per mettersi al fianco del cliente in difficoltà e combattere al suo fianco insieme ai suoi collaboratori con tutta la sua elasticità di risorse, orari, ecc., e con il cuore.