Le PMI italiane trainano la crescita del factoring nel 2022

FCI ha pubblicato i dati preliminari del mercato mondiale del factoring dell’anno 2021, in crescita del +12,6%.  Il mercato italiano prosegue la propria crescita nel 2022, facendo registrare ad aprile un +13,45% (dati preliminari) in termini di turnover e accelerando nelle anticipazioni, grazie in particolar modo alle PMI

Il 18 maggio FCI ha pubblicato i dati preliminari del mercato mondiale del factoring per l’anno 2021, i quali mostrano una crescita significativa, del +12,6%, dopo il calo dell’anno scorso causato dall’impatto della pandemia Covid-19, passando da 2.727 miliardi di euro a 3.069 miliardi di euro. Si rilevano tassi di crescita importanti, soprattutto in Nord America e Africa, rispettivamente del +45% e +28%, nonostante i volumi transati si mantengano su livelli inferiori rispetto ad altri continenti. L’Europa resta il primo contributore a livello mondiale con il 69% dei volumi complessivi, mostrando una crescita rispetto al 2020 del 14,8%, raggiungendo 2.118 miliardi di euro.

Il mercato italiano continua a rappresentare una quota rilevante sia nel mercato mondiale sia nel mercato europeo, rispettivamente pari all’8,4% e al 12,7%.

Fonte: elaborazione dati FCI, dati in miliardi di euro.

Analizzando nel dettaglio i singoli mercati, quello cinese ha registrato un incremento rispetto al 2020 del 2,7%, molto inferiore rispetto alla media mondiale; la Francia, confermandosi in testa alla classifica europea, guadagna circa 13 punti percentuali, la Germania cresce del 12,5%, mentre il Regno Unito e il Belgio evidenziano gli aumenti più consistenti in Europa, rispettivamente del 20,4% e del 21,6%. Per la Spagna la variazione positiva (+9,4%) è stata più contenuta rispetto alla media europea; in controtendenza va segnalato il caso della Turchia (-15,9%).

Fonte: elaborazione dati preliminari FCI

Al termine del quarto mese dell’anno il mercato italiano del factoring, secondo Credifact, l’Osservatorio credito commerciale e factoring, ha registrato un turnover cumulativo di 83,72 miliardi di euro, in crescita del 13,45% rispetto all’anno precedente.

Fonte: elaborazione dati statistiche mensili Assifact, dati in miliardi di euro.

Continua a crescere in maniera robusta lo stock delle anticipazioni e corrispettivi pagati, raggiungendo un tasso di crescita di oltre il 12%, sintomo di un maggiore appetito per la liquidità resa disponibile dai factor da parte delle imprese italiane rispetto allo scorso anno, anche in considerazione del progressivo esaurimento del supporto fornito dai finanziamenti garantiti dallo Stato.

Positiva e in crescita anche la performance dello stock di outstanding, pari a +13,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Fonte: elaborazione dati statistiche mensili Assifact

I dati di chiusura del primo trimestre 2022 del mercato italiano del factoring mettono in luce un contributo crescente da parte delle piccole e medie imprese nei portafogli dei clienti attivi dei factor.

Il numero di teste per il cluster medio-piccole, sotto i 50 milioni di euro di fatturato annuo, raggiunge oltre 20 mila imprese al termine del primo trimestre dell’anno in corso, in continua crescita rispetto ai precedenti trimestri. In controtendenza la dinamica delle imprese corporate, sopra i 50 milioni di euro di fatturato annuo, che tende a diminuire osservando il trend della numerosità di queste imprese che fanno ricorso al factoring.

Fonte: elaborazione dati statistiche trimestrali Assifact (nella tabella sono stati esclusi i clienti “non classificabili”)

Prendendo in esame il tasso di variazione tendenziale del turnover cumulativo in riferimento ai primi trimestri degli ultimi 6 anni, si osserva come la progressiva crescita dei volumi delle imprese di piccole dimensioni, interrotta solamente nel periodo dello scoppio della pandemia, continui a registrare ottime performance con tassi di crescita sempre più elevati, raggiungendo oltre il 34% al termine del primo trimestre di quest’anno.

Tali risultati riflettono come le imprese di piccola e media dimensione possano maggiormente beneficiare di un diverso e specifico approccio alla valutazione creditizia del factor rispetto a quello bancario.

Fonte: elaborazione dati statistiche trimestrali Assifact (nella tabella sono stati esclusi i clienti “non classificabili”)

Per ulteriori informazioni e dettagli di mercato si rimanda all’Osservatorio del credito commerciale e factoring, CrediFact.  Clicca qui per saperne di più

Per ulteriori approfondimenti sui dati internazionali pubblicati da FCI. Clicca qui per saperne di più

 

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