La performance degli operatori specializzati nel Factoring nel 2019

La valutazione della performance degli operatori specializzati nel factoring – basata sui dati dell’Osservatorio Ossfin di SDA Bocconi School of Management 1 – può essere articolata su quattro livelli: 

  • la redditività e la dinamica dei margini; 
  • la gestione operativa e la produttività; 
  • l’analisi della composizione dell’attivo e della qualità dei crediti; 
  • l’analisi della composizione del passivo e delle politiche di funding.

Il campione Ossfin 2020 si compone di 22 operatori specializzati nel factoring, di cui 6 captive e 16 open market. Per operatori captive si intendono le società appartenenti a gruppi industriali e commerciali che svolgono prevalentemente, anche se non esclusivamente, la propria attività all’interno del gruppo. Gli operatori open market sono invece, nella quasi totalità dei casi, società di emanazione bancaria o, al limite, società un tempo di emanazione bancaria e, in seguito, acquisite da gruppi non bancari, senza però l’obiettivo di trasformarle in società captive.

La redditività e la dinamica dei margini:

nel 2019 la performance economica del complesso delle società di factoring è in linea rispetto all’esercizio precedente sia in termini di return on equity (ROE) sia in termini di return on assets (ROA). Lo spread fra tasso medio attivo e tasso medio passivo è in lieve espansione rispetto all’esercizio precedente. La “gestione servizi” nel 2019 ha accresciuto il suo peso rispetto all’anno precedente nella determinazione del complessivo margine di intermediazione, nonostante la lieve decrescita della componente pro soluto del turnover complessivo.

Più nel dettaglio, i dati relativi al campione Ossfin 2020 evidenziano che la redditività media dei mezzi propri delle 22 società rientranti nel campione è stata, nel corso del 2019, pari al 6,37%2, scindibile in un ROE del 10,43% per le società captive, espressione di gruppi industriali e commerciali, e in un ROE del 5,53% per le società open market. Le 12 società con la migliore performance economica hanno ottenuto una redditività dei mezzi propri superiore al 4,31%, come mostrato dal valore del 2° quartile. Le 6 società “top performer” hanno avuto una redditività del patrimonio compresa tra il 9,93% e il 21,63%. Delle 22 società comprese nel campione, due hanno rilevato una perdita netta e quindi un ROE negativo.

Un’analisi più approfondita della redditività del patrimonio viene presentata nella tabella a fianco e nella tabella sotto, dove sono riepilogati i principali indicatori statistici di sintesi del ROE delle società rientranti nel campione costante Ossfin.

Il valore massimo e minimo esprimono il ROE conseguito dalle società “top performer” e “bottom performer”, mentre i quartili – ancora una volta – riescono a fotografare il valore del ROE al di sopra del quale si è posizionato: il 75% delle società comprese nel campione con la migliore performance economica (1°quartile); il 50% delle società con la migliore performance economica (2°quartile); il 25% delle società con la più elevata redditività del patrimonio (3°quartile).

Alcuni indicatori di sintesi del ROE

ROE

Valore minimo -9,29%
1° quartile 2,05%
2° quartile 4,31%
3° quartile  9,93%
Valore massimo 21,63%
Media 6,37%

A titolo esemplificativo, se una società nel 2019 ha realizzato un ROE del 10%, essendo tale valo-re superiore al terzo quartile, essa ha la certezza di aver realizzato una performance economica, in termini di ROE, che la accomuna al miglior 25% delle società comprese nel campione.

Alcuni indicatori di sintesi del ROE del campione Ossfin nel periodo 2014-2019

ROE=
RN/MP
Deviazione standard Minimo 1° quartile 2° quartile 3° quartile Massimo
2014 2,76% 29,62% -125,27% 4,53% 8,94% 13,97% 46,51%
2015 7,41% 9,92% -7,37% 3,88% 8,56% 12,46% 41,85%
2016 4,03% 13,11% -34,33% 2,10% 6,38% 10,63% 34,40%
2017 6,48% 11,28% -27,44% 2,94% 6,61% 10,13% 23,88%
2018 6,63% 10,29% -26,25% 2,34% 4,41% 8,73% 22,96%
2019 6,37% 7,71% -9,29% 2,05% 4,31% 9,93% 21,63%

L’analisi degli indicatori statistici di sintesi del ROE evidenzia come nel 2019 gli operatori specializzati compresi nel campione costante Ossfin abbiano rilevato una stabilità generalizzata del ROE, come confermato dall’andamento del valore del secondo quartile, che esprime la redditività del capitale proprio della società “mediana”. Nel 2019 si è manifestata una maggiore omogeneità nella redditività del patrimonio dei diversi operatori specializzati, come rilevabile dalla riduzione della deviazione standard. 

Ove si consideri, come misura della redditività, il ROA delle 22 società comprese nel campione Ossfin 2020 – inteso nell’accezione di rapporto fra risultato di gestione e totale dell’attivo – emerge una redditività media del capitale investito pari allo 0,82%, corrispondente ad un ROA del 2,04% per le società captive e ad un ROA dello 0,66% per le società open market. Delle 22 società considerate, due hanno avuto un risultato di gestione negativo e, quindi, un ROA negativo. Le 12 società con il miglior rapporto fra risultato di gestione e totale attivo hanno ottenuto un ROA superiore allo 0,69%, come evidenziato dal valore del 2° quartile. Le 6 società con la migliore performance hanno ottenuto una redditività del capitale investito compresa fra l’1,27% e il 4,20%. Gli stessi indicatori statistici di sintesi calcolati per il ROE sono stati determinati per il ROA e sono presentati nella tabella successiva. Dal loro esame emerge anche in questo caso come nel 2019, si sia manifestato una generalizzata stabilità della redditività dell’attivo, come testimoniato dai diversi indicatori di sintesi.

Alcuni indicatori di sintesi del ROA

ROA

Valore minimo -0,49%
1° quartile 0,28%
2° quartile 0,69%
3° quartile 1,27%
Valore massimo 4,20%
Media 0,82%

Alcuni indicatori di sintesi del ROA del campione Ossfin nel periodo 2014-2019

ROA=
RG/TA
Deviazione standard Minimo 1° quartile 2° quartile 3° quartile Massimo
2014 0,26% 2,18% -6,29% 0,82% 1,63% 2,17% 6,67%
2015 0,84% 1,48% -1,35% 0,72% 1,32% 2,54% 4,87%
2016 0,50% 1,70% -3,29% 0,32% 0,96% 1,97% 4,76%
2017 0,81% 2,00% -3,40% 0,66% 0,93% 2,28% 5,55%
2018 0,73% 1,50% -2,72% 0,28% 0,90% 1,33% 4,49%
2019 0,82% 1,18% -0,49% 0,28% 0,69% 1,27% 4,20%

La gestione operativa e la produttività:

Nel corso del 2019 la gestione operativa ha evidenziato risultati contrastanti in termini di efficienza e di produttività rispetto agli esercizi precedenti. Il rap-porto fra turnover e costi operativi ha mostrato nel 2019 un valore positivamente in espansione rispetto al 2018.

Contestualmente, l’incidenza dei costi operativi sul margine di intermediazione si è fortemente espansa rispetto all’esercizio precedente, raggiungendo i massimi dal 2014 e deno-tando una parziale inefficacia delle azioni di contenimento dei costi e di miglioramento dell’efficien-za operativa. Sotto il profilo della produttività, il valore del turnover per addetto è aumentato rispet-to ai livelli raggiunti nell’anno precedente, attestandosi, in termini nominali, su un ammontare di circa 61 milioni di euro. Il numero medio dei dipendenti, ottenuto dividendo il totale dei dipendenti delle società comprese nel campione costante per il numero di società, è pari a 140.

La composizione dell’attivo e la qualità dei crediti:

la struttura degli impieghi sembra ormai caratterizzata da una relativa stabilità nella sua composizione e nella conseguente ripartizione dell’attivo totale fra totale anticipi factoring, altre attività fruttifere e attività non fruttifere.

La qualità del portafoglio crediti è migliorata in termini di rapporto fra attività deteriorate e attività in bonis. Le attività deteriorate incidono, rispettivamente, alla fine del 2019 per il 4,08% e per il 2,12% delle attività in bonis al lordo e al netto delle rettifiche. Le sofferenze rappresentano alla fine del 2019 l’1,74% delle attività in bonis, se misurate come valore al lordo delle rettifiche, e lo 0,40% delle attività in bonis, se misurate in termini di valore al netto delle rettifiche. Anche l’incidenza delle inadempienze probabili e delle attività scadute deteriorate si è ridotta nel corso del 2019.

Evoluzione del peso delle attività deteriorate nel periodo 2014-2019

2014 2015 2016 2017 2018 2019
Attività deteriorate complessive:
Attività deteriorate (v.l.)/Attività in bonis (v.l.) 8,64% 8,46% 7,64% 6,71% 5,10% 4,08%
Attività deteriorate (v.n.)/Attività in bonis (v.n.) 5,68% 5,58% 5,01% 4,50% 3,01% 2,12%
Rettifiche su attività deteriorate/Attività deteriora-te (v.l.) 34,57% 34,33% 34,62% 33,16% 41,08% 48,01%
Attività in sofferenza:
Sofferenze lorde/Attività in bonis (v.l.) 3,88% 3,61% 3,37% 2,77% 2,52% 1,74%
Sofferenze nette/Attività in bonis (v.n.) 1,81% 1,67% 1,44% 1,27% 1,02% 0,40%
Attività da inadempienze probabili :
Incagliate lorde/Attività in bonis (v.l.) 2,27% 2,64% 1,81% 1,63% 1,14% 1,07%
Incagliate nette/Attività in bonis (v.n.) 1,46% 1,81% 1,21% 1,07% 0,67% 0,59%
Attività ristrutturate:
Ristrutturate lorde/Attività in bonis (v.l.) 0,37% 0,06% 0,01% 0,01% 0,01% 0,01%
Ristrutturate nette/Attività in bonis (v.n.) 0,35% 0,06% 0,01% 0,01% 0,00% 0,00%
Attività scadute deteriorate:
Scadute lorde/Attività in bonis (v.l.) 2,12% 2,15% 2,45% 2,31% 1,43% 1,27%
Scadute nette/Attività in bonis (v.n.) 2,06% 2,04% 2,35% 2,15% 1,31% 1,13%
v.l. = valore lordo
v.n. = valore netto

Le politiche di finanziamento:

la struttura finanziaria del complesso delle società di factoring è stata caratterizzata nel 2019 da un minor utilizzo della leva finanziaria, pur permanendo molto diverso il grado di sfruttamento della leva all’interno dei due peer group, rappresentati dalle società open market e dalle società captive.

Dal campione costante Ossfin emerge infatti un grado di utilizzo della leva finanziaria particolarmente limitato per le società captive e nettamente più elevato per le società open market.

1 Ossfin è un servizio di analisi di bilancio e valutazione della performance degli intermediari finanziari operanti nei comparti del leasing, del factoring e del credito al consumo, predisposto dalla “Claudio Dematté Research Division” di SDA Bocconi School of Management (http://www.sdabocconi.it/it/sito/osservatorio-sugli-intermediari-finanziari-specializzati-nel-leasing-factoring-credito-al-consumo).
2 I campioni costanti Ossfin relativi agli operatori specializzati nel leasing e nel credito al consumo evidenziano nel 2019 una redditività del patrimonio, pari rispettivamente al -1,40% e al +15,13%.