La performance degli operatori specializzati nel Factoring nel 2018

La valutazione della performance degli operatori specializzati nel factoring – basata sui dati dell’Osservatorio Ossfin di SDA Bocconi School of Management1 – può essere articolata su quattro livelli:

  • la redditività e la dinamica dei margini;
  • la gestione operativa e la produttività;
  • l’analisi della composizione dell’attivo e della qualità dei crediti;
  • l’analisi della composizione del passivo e delle politiche di funding.

Il campione Ossfin 2019 si compone di 24 operatori specializzati nel factoring, di cui 7 captive e 17 open market. Per operatori captive si intendono le società appartenenti a gruppi industriali e commerciali che svolgono prevalentemente, anche se non esclusivamente, la propria attività all’interno del gruppo.

Gli operatori open market sono invece, nella quasi totalità dei casi, società di emanazione bancaria o, al limite, società un tempo di emanazione bancaria e, in seguito, acquisite da gruppi non bancari, senza però l’obiettivo di trasformarle in società captive.

La redditività e la dinamica dei margini: nel 2018 la performance economica del complesso delle società di factoring è migliorata rispetto all’esercizio precedente in termini di return on equity (ROE) e lievemente peggiorata in termini di return on assets (ROA). Lo spread fra tasso medio attivo e tasso medio passivo è in linea con l’esercizio precedente. Anche la “gestione servizi” nel 2018 ha avuto un’uguale incidenza rispetto all’anno precedente nella determinazione del complessivo margine di intermediazione, nonostante la crescita della componente pro soluto nel turnover complessivo. Ciò evidenzia pertanto come le commissioni unitarie si siano contratte rispetto all’esercizio precedente.

Più nel dettaglio, i dati relativi al campione Ossfin 2019 evidenziano che la redditività media dei mezzi propri delle 24 società rientranti nel campione è stata, nel corso del 2018, del 6,63%,2 scindibile in un ROE del 9,93% per le società captive, espressione di gruppi industriali e commerciali, e in un ROE del 6,11% per le società open market. Le 12 società con la migliore performance economica hanno ottenuto una redditività dei mezzi propri superiore al 4,41%, come mostrato dal valore del 2° quartile. Le 6 società “top performer” hanno avuto una redditività del patrimonio compresa tra l’8,73% e il 22,96%.

Delle 24 società comprese nel campione, tre, di cui una operante in misura rilevante anche nel settore del leasing, hanno rilevato una perdita netta e quindi un ROE negativo.

Alcuni indicatori di sintesi del ROE
ROE
Valore minimo -26,25%
1° quartile 2,34%
2° quartile 4,41%
3° quartile 8,73%
Valore massimo 22,96%
Media 6,63%

Un’analisi più approfondita della redditività del patrimonio viene presentata nella tabella a fianco e nella tabella sotto, dove sono riepilogati i principali indicatori statistici di sintesi del ROE delle società rientranti nel campione costante Ossfin.

Il valore massimo e minimo esprimono il ROE conseguito dalle società “top performer” e “bottom performer”, mentre i quartili – ancora una volta – riescono a fotografare il valore del ROE al di sopra del quale si è posizionato: il 75% delle società comprese nel campione con la migliore performance economica (1° quartile); il 50% delle società con la migliore performance economica (2° quartile); il 25% delle società con la più elevata redditività del patrimonio (3° quartile).

A titolo esemplificativo, se una società nel 2018 ha realizzato un ROE dell’8,80%, essendo tale valore superiore al terzo quartile, essa ha la certezza di aver realizzato una performance economica, in termini di ROE, che la accomuna al miglior 25% delle società comprese nel campione.

Alcuni indicatori di sintesi del ROE del campione Ossfin nel periodo 2013-2018

ROE=
RN/MP
Deviazione standard Minimo 1° quartile 2° quartile 3° quartile Massimo
2013 9,39% 9,47% -24,88% 4,76% 7,93% 12,10% 22,17%
2014 2,22% 29,56% -125,27% 4,35% 7,56% 12,81% 39,39%
2015 7,24% 10,18% -7,37% 3,68% 7,70% 11,46% 41,85%
2016 3,73% 13,23% -34,33% 1,80% 6,38% 10,63% 34,40%
2017 6,52% 11,51% -27,44% 3,04% 6,90% 10,29% 23,88%
2018 6,63% 10,29% -26,25% 2,34% 4,41% 8,73% 22,96%

L’analisi degli indicatori statistici di sintesi del ROE evidenzia come nel 2018 gli operatori specializzati nel factoring abbiano rilevato una performance in linea con l’anno precedente, pur con una contrazione del valore del secondo quartile, che esprime la redditività del capitale proprio della società “mediana”.

Nel 2018 si è inoltre manifestata un’omogeneità maggiore della redditività del patrimonio delle diverse società, come rilevabile dalla riduzione della deviazione standard rispetto all’esercizio precedente.

Alcuni indicatori di sintesi del ROA
ROA
Valore minimo -2,72%
1° quartile 0,28%
2° quartile 0,90%
3° quartile 1,33%
Valore massimo 4,49%
Media 0,73%

Ove si consideri come misura della redditività il ROA delle 24 società comprese nel campione Ossfin 2019 – inteso nell’accezione di rapporto fra risultato di gestione e totale dell’attivo – emerge una redditività media del capitale investito pari allo 0,73%, corrispondente ad un ROA del 2,44% per le società captive e ad un ROA dello 0,61% per le società open market.

Delle 24 società considerate, tre, di cui una attiva in misura rilevante anche nel settore del leasing, hanno avuto un risultato di gestione negativo e, quindi, un ROA negativo. Le 12 società con il miglior rapporto fra risultato di gestione e totale attivo hanno ottenuto un ROA superiore allo 0,90%, come evidenziato dal valore del 2° quartile. Le 6 società con la migliore performance hanno ottenuto una redditività del capitale investito compresa fra l’1,33% e il 4,49%. Gli stessi indicatori statistici di sintesi calcolati per il ROE sono stati determinati per il ROA e sono presentati nella tabella successiva. Dal loro esame emerge come, per la maggior parte degli operatori specializzati, si sia manifestato un lieve ma generalizzato peggioramento della redditività dell’atti-vo, come testimoniato dai diversi indicatori di sintesi.

Alcuni indicatori di sintesi del ROA del campione Ossfin nel periodo 2013-2018

ROA=
RG/TA
Deviazione standard Minimo 1° quartile 2° quartile 3° quartile Massimo
2013 1,23% 1,66% -1,55% 1,12% 1,54% 2,09% 7,15%
2014 0,21% 2,27% -6,29% 0,82% 1,63% 2,20% 6,67%
2015 0,83% 1,53% -1,35% 0,61% 1,71% 2,65% 4,87%
2016 0,48% 1,76% -3,29% 0,33% 0,96% 2,00% 4,76%
2017 0,82% 2,03% -3,40% 0,66% 0,99% 2,29% 5,55%
2018 0,73% 1,50% -2,72% 0,28% 0,90% 1,33% 4,49%

La gestione operativa e la produttività: nel 2018 la gestione operativa ha evidenziato una situazione stabile rispetto all’esercizio precedente. Il rapporto fra turnover e costi operativi ha mostrato nel 2018 un valore sostanzialmente in linea con quello del 2017. Contestualmente, anche l’incidenza dei costi operativi sul margine di intermediazione si è mantenuta pressoché costante rispetto all’esercizio precedente.
Sotto il profilo della produttività, il valore del turnover per addetto è aumentato rispetto ai livelli raggiunti nell’anno precedente, attestandosi, in termini nominali, su un ammontare di circa 62 milioni di euro. Il numero medio dei dipendenti, ottenuto dividendo il totale dei dipendenti delle società comprese nel campione costante per il numero di società, è aumentato, arrivando a 161,04 unità.

La composizione dell’attivo e la qualità dei crediti: la struttura degli impieghi sembra ormai caratterizzata da una relativa stabilità nella sua composizione e nella conseguente ripartizione dell’attivo totale fra totale anticipi factoring, altre attività fruttifere e attività non fruttifere. La qualità del portafoglio crediti è migliorata in termini di rapporto fra attività deteriorate e attività in bonis. In termini di valori al lordo e al netto delle rettifiche, le attività deteriorate incidono, rispettivamente, alla fine del 2018 per il 5,10% e per il 3,01% delle attività in bonis. Le sofferenze rappresentano alla fine del 2018 il 2,52% delle attività in bonis, se misurate come valore al lordo delle rettifiche, e l’1,02% delle attività in bonis, se misurate in termini di valore al netto delle rettifiche. Anche l’incidenza delle inadempienze probabili, delle attività ristrutturate e delle attività scadute deteriorate si è ridotta nel corso del 2018.

Evoluzione del peso delle attività deteriorate nel periodo 2013-2018

2013 2014 2015 2016 2017 2018
Attività deteriorate complessive:
Attività deteriorate (v.l.)/Attività in bonis (v.l.) 6,95% 8,59% 8,57% 7,47% 6,93% 5,10%
Attività deteriorate (v.n.)/Attività in bonis (v.n.) 4,56% 5,50% 5,49% 4,69% 4,70% 3,01%
Rettifiche su attività deteriorate/Attività deteriorate (v.l.) 34,66% 36,20% 36,09% 37,34% 32,30% 41,08%
Attività in sofferenza:
Sofferenze lorde/Attività in bonis (v.l.) 3,19% 4,06% 3,85% 3,58% 2,93% 2,52%
Sofferenze nette/Attività in bonis (v.n.) 1,41% 1,89% 1,78% 1,53% 1,34% 1,02%
Attività da inadempienze probabili :
Incagliate lorde/Attività in bonis (v.l.) 1,90%
2,23%
2,81%
1,83%
1,64%
1,14%
Incagliate nette/Attività in bonis (v.n.) 1,35%
1,39%
1,93%
1,21%
1,10%
0,67%
Attività ristrutturate:
Ristrutturate lorde/Attività in bonis (v.l.) 0,16%
0,39%
0,07%
0,01%
0,01%
0,01%
Ristrutturate nette/Attività in bonis (v.n.) 0,15%
0,37%
0,07%
0,01%
0,01%
0,00%
Attività scadute deteriorate:
Scadute lorde/Attività in bonis (v.l.) 1,71%
1,91%
1,84%
2,05%
2,35%
1,43%
Scadute nette/Attività in bonis (v.n.) 1,65%
1,85%
1,72%
1,94%
2,25%
1,31%
v.l. = valore lordo
v.n. = valore netto

Le politiche di finanziamento: la struttura finanziaria del complesso delle società di factoring è stata caratterizzata nel 2018 da un minor utilizzo della leva finanziaria, pur permanendo molto diverso il grado di sfruttamento della leva all’interno dei due peer group, rappresentati dalle società open market e dalle società captive.
Dal campione costante Ossfin emerge infatti un grado di utilizzo della leva finanziaria particolarmente limitato per le società captive e nettamente più elevato per le società open market.

1 Ossfin è un servizio di analisi di bilancio e valutazione della performance degli intermediari finanziari operanti nei comparti del leasing, del factoring e del credito al consumo, predisposto dalla “Claudio Dematté Research Division” di SDA Bocconi School of Management (http://www.sdabocconi.it/it/sito/osservatorio-sugli-intermediari-finanziari-specializzati-nel-leasing-factoring-credito-al-consumo).
2 Il campione Ossfin relativo al campione costante di operatori specializzati nel leasing e nel credito al consumo evidenzia una redditività del patrimonio, nel corso del 2018, pari rispettivamente al 4,2% e al 14,0%.