Il valore del factoring per la competitività del Paese

Nel 2024 il factoring ha sostenuto oltre 32.000 imprese italiane, con un turnover vicino ai 290 miliardi di euro. Dall’Assemblea annuale Assifact, le priorità del comparto sono semplificazione normativa, innovazione e internazionalizzazione e le direzioni di sviluppo sono digitalizzazione, ESG, supporto alle PMI e filiere. Una visione condivisa per un settore strategico al servizio dell’economia reale

In occasione dell’Assemblea Annuale, che si è tenuta il 25 giugno u.s. presso Casa BFF, Assifact ha presentato il bilancio dell’attività svolta nel corso del suo trentasettesimo anno di attività: un anno intenso, in cui la nostra Associazione ha continuato a rappresentare con forza e competenza il comparto del factoring, in un contesto economico e normativo caratterizzato da crescente complessità.

Con i suoi 32 Associati ordinari e corrispondenti – principalmente banche e intermediari finanziari vigilati – e 13 Associati sostenitori, Assifact rappresenta oggi la quasi totalità del mercato italiano del factoring. Un mercato che, con un turnover che nel 2024 ha sfiorato i 290 miliardi di euro, si conferma protagonista sulla scena internazionale, contribuendo per l’8% al mercato mondiale del factoring e per l’11,5% a quello europeo.

Sono numeri importanti, soprattutto se letti nell’attuale contesto di incertezza globale e rallentamento economico, che confermano il ruolo strategico del settore a sostegno del sistema produttivo italiano. Oltre 32.400 imprese italiane si sono affidate al factoring nel 2024, con una quota significativa di PMI (63%). Queste imprese hanno trovato nel factoring uno strumento efficace per finanziare la crescita, gestire con efficienza i crediti commerciali, affrontare criticità di liquidità e garantire continuità operativa.

Per un quadro normativo più equo e proporzionato

Il nostro settore svolge un ruolo cruciale nel sostenere l’economia reale attraverso lo smobilizzo dei crediti commerciali, sia sul mercato interno sia nelle esportazioni. Tuttavia, il quadro normativo vigente – spesso pensato per il credito bancario tradizionale – non sempre riflette le specificità del factoring. Questo può dar luogo a distorsioni che ostacolano l’accesso al credito, in particolare per le imprese più piccole.

Uno degli esempi più significativi riguarda la definizione di default applicata al factoring, che può portare alla classificazione di crediti commerciali come deteriorati anche in presenza di rischi trascurabili. Lo studio condotto da Assifact su questo tema, con focus sui crediti verso la Pubblica Amministrazione (ndr “La definizione di default nel factoring e la Pubblica Amministrazione”), ha evidenziato in modo chiaro l’inadeguatezza di certe norme prudenziali, con impatti penalizzanti sul comparto. In questo senso, la revisione in corso della definizione di default rappresenta un’occasione importante per introdurre maggiore semplificazione e proporzionalità nella regolamentazione.

Rappresentanza, divulgazione, formazione

L’azione di Assifact si è concentrata anche quest’anno su tre grandi direttrici: rappresentanza istituzionale, divulgazione scientifica e culturale e attività di studio e di formazione tecnica.

Sul fronte istituzionale, abbiamo lavorato con impegno e crescente determinazione per consolidare il nostro ruolo di interlocutore autorevole presso le Autorità di vigilanza e regolamentazione, il sistema finanziario e il mondo imprenditoriale, con la finalità di creare un ecosistema più favorevole al finanziamento del capitale circolante e alla competitività delle imprese.

Parallelamente, abbiamo intensificato le iniziative di comunicazione sia attraverso i canali tradizionali (eventi, media specializzati) che attraverso i canali digitali e social – in particolare LinkedIn – e con il nostro magazine Fact&News, per rendere il factoring sempre più comprensibile e accessibile, soprattutto per le PMI.

Sul piano della formazione e dello sviluppo del know-how, la proposta di Assifact Education ha sviluppato numerose iniziative sui temi core del factoring e le nostre Commissioni Tecniche e i Gruppi di Lavoro hanno approfondito normative chiave e tematiche strategiche: dalla normativa prudenziale al nuovo pacchetto antiriciclaggio, dai principi contabili internazionali IAS 7 e IFRS 7 alla normativa DORA sulla resilienza digitale, fino ai temi di sostenibilità e ESG.

Osservatori e nuovi progetti

Assifact ha inoltre sostenuto e promosso numerose attività di ricerca e divulgazione. Tra queste, vale la pena ricordare gli Osservatori tematici come:

  • l’Osservatorio Credifact,
  • l’Osservatorio giurisprudenziale sul factoring,
  • l’Osservatorio Fintech & Factoring,
  • l’Osservatorio Supply Chain Finance del Politecnico di Milano, di cui siamo partner istituzionale.

Sono stati pubblicati documenti di grande valore come la guida “I fornitori nel Supply Chain Finance” e lo studio “La definizione di default nel factoring e la PA”.

Abbiamo anche avviato un nuovo progetto di ricerca sul factoring internazionale, per diffondere una maggiore consapevolezza sui benefici offerti da questo strumento e sulle modalità operative con cui viene applicato nel commercio estero, contribuendo a rafforzare la competitività del nostro sistema produttivo sui mercati esteri.

Le sfide che ci attendono

Il nostro sguardo è rivolto al futuro. La crescente fragilità geopolitica, la transizione energetica e digitale, il cambiamento climatico, l’evoluzione normativa e la necessità di semplificazione: sono tutte sfide complesse, ma anche opportunità di rinnovamento e innovazione.

Sarà fondamentale:

  • promuovere una ulteriore digitalizzazione del settore, promuovendo interoperabilità dei sistemi e tecnologie emergenti;
  • valorizzare il factoring tra le PMI e nelle filiere;
  • rafforzare la dimensione internazionale del factoring;
  • potenziare le competenze ESG degli operatori, per offrire nuovi prodotti dedicati alla sostenibilità.

Dare maggiore accesso al credito con sistema regolamentare semplificato, proporzionale, calibrato per il rischio

Per consentire al factoring di esprimere appieno il proprio potenziale come strumento strategico di supporto della liquidità delle imprese italiane, è fondamentale intervenire su alcuni fattori chiave.

  • In primo luogo, occorre agevolare l’accesso al credito per le imprese attraverso lo smobilizzo dei crediti commerciali, riducendo i vincoli e gli ostacoli normativi e contrattuali che ne limitano la possibilità di utilizzo. Parliamo in particolare di normative anacronistiche o frammentarie e di clausole contrattuali restrittive che pongono limiti alla cedibilità dei crediti (clausole di divieto di cessione, facoltà del debitore ceduto di rifiutare la cessione).
  • In secondo luogo, è indispensabile semplificare e uniformare il quadro normativo a livello europeo, garantendo regole chiare, coerenti ed equivalenti per tutti gli operatori del settore, al fine di assicurare condizioni competitive eque nell’intero mercato dell’Unione.
  • Infine, la regolamentazione deve essere calibrata sul rischio effettivo dell’attività di factoring, che, per le sue caratteristiche e per le evidenze statistiche ben rappresentate dai contenuti tassi di default e di perdita attesa, presenta un profilo di rischio generalmente inferiore rispetto al credito bancario tradizionale.

In quest’ottica, il settore chiede interventi mirati di semplificazione e proporzionalità, con particolare attenzione alla definizione di default, ai crediti verso la Pubblica Amministrazione e ai vincoli che ancora gravano sulla cessione dei crediti. Il factoring necessita infatti di un sistema regolatorio più snello, coerente e calibrato sulla natura dell’attività: una cornice normativa capace di riconoscerne la bassa rischiosità, di rimuovere gli ostacoli giuridici alla circolazione dei crediti e di valorizzare il suo ruolo anticiclico nel supporto alle imprese.

Un ringraziamento doveroso

L’Associazione funziona grazie al contributo fondamentale delle aziende associate, dei membri del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori, delle Commissioni e Gruppi di Lavoro, dei nostri consulenti e collaboratori e, in particolare, del personale dell’Associazione e della leadership del nostro Segretario Generale.

È solo grazie al contributo di tutti che possiamo continuare a dare forza alla missione di Assifact: rappresentare, tutelare e sviluppare un comparto che sostiene concretamente la crescita e la solidità del tessuto imprenditoriale italiano.

Per leggere la relazione completa: https://www.assifact.it/wp-content/uploads/2025/06/Relazione-Annuale-2024-2025.pdf

Per scaricare le slide e il materiale dell’evento: https://www.assifact.it/assemblea-annuale-assifact-25-giugno-2025/

Per rivedere l’evento: https://youtu.be/5HnZFwXf1V4