Il turnover supera le previsioni di chiusura alla fine del primo trimestre

Il mercato del factoring italiano, secondo i dati definitivi al 31 marzo 2025, registra un incremento di oltre il 3% rispetto allo scorso anno, al netto degli acquisti dei crediti fiscali derivanti da bonus edilizi. I dati preliminari a fine aprile confermano una prosecuzione della crescita del turnover cumulativo (+3,33% a/a) e degli anticipi (+3,92% a/a).

L’Osservatorio credito commerciale e factoring (Credifact), ha pubblicato i dati definitivi del mercato italiano del factoring al 31 marzo 2025.

Il mercato del factoring al termine del primo trimestre del 2025 ha registrato un turnover cumulativo di 65,86 miliardi di euro, con una variazione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente pari a +3,07%, al netto dell’operatività degli acquisti di crediti fiscali derivanti da bonus edilizi che risulta in esaurimento a causa di decreti legislativi nel corso del 2024 che hanno di fatto bloccato la cessione di tali crediti da imprese a banche o intermediari finanziari. Lo stock dei crediti in essere ammonta, al 31 marzo 2025, a 62,48 miliardi di euro, in aumento dello 0,72% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Fonte: Statistiche mensili Assifact, Dati del mercato del factoring al 31 marzo 2025
(*) La variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente del Turnover Cumulativo è stata calcolata al netto degli acquisti di crediti fiscali derivanti da bonus edilizi, poiché l'operatività è ormai in esaurimento.
Fonte: Statistiche mensili Assifact, Dati del mercato del factoring al 31 marzo 2025

Lo stock di anticipi e corrispettivi erogati si attesta a quota 51,04 miliardi di euro, con un incremento del 2,62% rispetto al 31 marzo 2024 e in costante crescita da fine 2024. Il confronto fra l’andamento degli anticipi per operazioni di factoring e dei prestiti del sistema bancario alle società non finanziarie, pari a -1,10% a marzo 2025, evidenzia come il factoring nel primo trimestre dell’anno abbia mostrato una dinamica più favorevole rispetto al trend dei prestiti bancari alle imprese che risulta essere ancora in flessione da febbraio 2023[1].

[1] Banca d’Italia, L’economia italiana in breve, n.5 – maggio 2025

I risultati definitivi del primo trimestre 2025 per il mercato del factoring hanno superato le previsioni di crescita per l’indicatore del turnover, elaborate nell’ultimo rapporto ForeFact n.2-2025, che indicavano un tasso medio di crescita atteso pari a +2,19%.

Tra le principali evidenze dei dati al 31 marzo 2025 emerge un forte incremento della quota di pro soluto, pari a circa l’83% del turnover totale, attestandosi a uno dei livelli più alti mai raggiunti negli ultimi anni del mercato del factoring in Italia, mentre la quota pro solvendo mostra, di converso, una contrazione (attestandosi al 17%).

Fonte: elaborazione su dati Assifact

Un’altra tendenza consolidata negli ultimi trimestri è quella della crescita del factoring internazionale che sta trainando fortemente il mercato rispetto al turnover domestico, che risulta invece in flessione. Al 31 marzo 2025 il turnover internazionale, coperto per la maggioranza da volumi a supporto dell’export (90,83%), risulta in forte crescita rispetto al primo trimestre 2024, con un tasso di crescita pari al +20,25%, rappresentando il 26% dei volumi complessivi del mercato.

Fonte: elaborazione su dati Assifact

I dati preliminari di mercato al 30 aprile 2025 presentano un ulteriore miglioramento in relazione al tasso di crescita del turnover cumulativo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che registra dopo i primi quattro mesi dell’anno 86,24 miliardi di euro di fatture smobilizzate e il +3,33% al netto dell’operatività ecobonus. Lo stock degli anticipi e corrispettivi pagati prosegue il trend di recupero, dopo l’andamento altalenante dello scorso anno, registrando una crescita di quasi il 4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Fonte: Indicatori preliminari di sintesi del mercato del factoring al 30 aprile 2025

L’andamento dei volumi generati dalle operazioni di Supply Chain Finance, a partire da marzo, ha mostrato una ripresa dei volumi rispetto a quanto registrato nel primo bimestre dell’anno, seppure il trend cumulativo persista in territorio negativo (-3,54% a/a) sottoperformando rispetto al trend del turnover del factoring tradizionale (al netto delle operazioni di SCF), in crescita di oltre il 4%.

Fonte: elaborazione su dati Assifact

Tuttavia, sotto questo profilo, va sottolineato l’andamento divergente dei due prodotti principali del mercato relativo al credito a supporto della filiera, cioè reverse factoring e confirming, registrato dall’avvio dell’anno in corso: il reverse factoring, che copre l’82,33% dei volumi totali relativi al Supply Chain Finance, mostra tassi di crescita negativi, attestandosi al 30 aprile a -7,65% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre i volumi smobilizzati dai fornitori aderenti ai programmi di confirming evidenziano tassi di crescita significativi nel confronto tendenziale e pari a oltre il 21%. In questo contesto, le operazioni di reverse factoring risultano comunque ancora dominanti rispetto al confirming.

Fonte: elaborazione su dati Assifact

Per ulteriori informazioni e dettagli di mercato si rimanda all’Osservatorio del credito commerciale e factoring, CrediFact. Clicca qui per saperne di più