Anticipi in rialzo anche a maggio: il trend accelera
Il turnover cumulativo del mercato del factoring italiano, secondo i dati definitivi al 31 maggio 2025, registra una crescita del +0,80% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre lo stock degli anticipi e corrispettivi erogati procede a un ritmo più elevato e pari al +5,52%.

L’Osservatorio credito commerciale e factoring (Credifact), ha pubblicato i dati definitivi del mercato italiano del factoring al 31 maggio 2025. Il mercato, al termine dei primi cinque mesi del 2025, ha registrato un turnover cumulativo di oltre 107 miliardi di euro, in crescita dello 0,80% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, al netto dell’operatività degli acquisti di crediti fiscali derivanti da bonus edilizi (operatività ormai in esaurimento).


Lo stock dei crediti in essere ammonta, al 31 maggio 2025, a 57,16 miliardi di euro e risulta in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del +2,56%. Gli anticipi e corrispettivi erogati in essere, pari a 45,30 miliardi di euro, mostrano un proseguimento della crescita, nel confronto con lo stesso periodo del 2024, con un’intensità maggiore rispetto ai mesi precedenti, attestandosi a +5,52% rispetto al 31 maggio 2024.

Il confronto tra gli anticipi factoring e l’ultimo dato sui prestiti bancari alle società non finanziarie, in calo dell’1,4% nello stesso periodo, mostra come a maggio il factoring abbia continuato a crescere. Questa dinamica più positiva rispetto ai prestiti bancari, ancora in diminuzione, conferma l’esigenza di liquidità delle imprese per sostenere il capitale circolante, favorita anche dal calo dei tassi di interesse di riferimento.

Alla crescita degli anticipi nel factoring contribuisce anche l’aumento delle cessioni di crediti futuri — i cosiddetti “anticipi contratti” — che consentono alle imprese di finanziare fino al 20% del valore dei contratti di appalto, registrando un incremento del 60% a maggio 2025 rispetto all’anno precedente.

L’andamento dei volumi generati dalle operazioni di Supply Chain Finance, a partire da marzo, ha mostrato una ripresa dei volumi rispetto a quanto registrato nel primo bimestre dell’anno, ma il trend cumulativo resta in territorio negativo (-3% a/a), sottoperformando rispetto al trend del turnover del factoring tradizionale (al netto delle operazioni di SCF e dell’operatività Ecobonus), in crescita dell’1,26%.

Prosegue da inizio 2025 l’andamento divergente, intrapreso nell’anno in corso, tra il turnover generato da operazioni di reverse factoring, che perde oltre il 7% dei volumi nei primi cinque mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e quello dei programmi di confirming, che continuano a registrare una crescita a doppia cifra, con un aumento di circa il 26%.
Per ulteriori informazioni e dettagli di mercato si rimanda all’Osservatorio del credito commerciale e factoring, CrediFact. Clicca qui per saperne di più