I due volti delle cripto valute
Con il passare del tempo le cripto valute presentano in misura via via più accentuata due volti. Assomigliano in questo senso all’antico dio Giano, che veniva chiamato bifronte perché aveva due volti (detti anche fronti) che potevano contemporaneamente guardare il passato e il futuro

I due volti delle cripto valute consentono invece di guardare al tempo stesso gli aspetti positivi e quelli negativi del loro sviluppo, sul quale tutti gli operatori economici e finanziari dovrebbero riflettere per prendere responsabilmente nel migliore dei modi le loro decisioni in merito all’acquisto, alla gestione e alla vendita delle valute suddette.
Partiamo con quelli positivi dovuti essenzialmente ad alcune caratteristiche del loro sviluppo, che si possono così sintetizzare:
- enorme espansione quantitativa che ha visto il loro valore superare i 4000 miliardi di dollari, con clamorosi guadagni nel medio e lungo termine da parte di una quota invero non preponderante di investitori;
- il connesso aumento del numero di questi ultimi, che sono ormai poco meno di 1 miliardo;
- la sempre maggiore diversità di tali investitori, che comprendono pressoché tutti i tipi di operatori a prescindere dall’età, dal sesso, dalla ricchezza, dalla professione e dalla forma giuridica;
- la diversificazione progressiva dei loro aspetti tecnici e quindi delle caratteristiche dei token che rappresentano, i quali pare abbiano superato le 13.000 unità, assai differenti fra loro;
- il progressivo inserimento delle criptovalute nel mondo bancario e finanziario tradizionale;
- una regolamentazione che è lungi dall’essere ottimale, ma che è comunque migliore di quella che c’era o addirittura non c’era fino a qualche tempo fa.
Tutto ciò dimostra che il mondo delle cripto valute è ormai una componente essenziale del mercato finanziario mondiale, considerazione convalidata dal fatto che il suo sviluppo è lungi dall’essere concluso, ma anche dal mutato atteggiamento che gli intermediari finanziari tradizionali avevano nei suoi confronti e che da antagonisti stanno cercando, nel comune interesse, di integrarsi a vicenda.
Ma veniamo agli aspetti negativi, cioè all’altro volto dello sviluppo di quel mondo, i quali possono essere così sintetizzati:
- un’incredibile volatilità dei loro valori, superiore di oltre quattro volte a quella dei più noti indici borsistici;
- una crescente serie di frodi e di crimini di varia natura che hanno portato alla condanna e addirittura all’incarcerazione di molti esponenti dei loro emittenti e dei loro trader, con perdite clamorose per gli investitori;
- l’aumento della tipologia di tali frodi o crimini, che vanno ormai dai tradizionali schemi Ponzi ai sequestri di grandi possessori di cripto valute cui vengono richiesti riscatti da pagare con queste ultime;
- l’eccessiva brevità degli orizzonti temporali con cui operano gli emittenti e i trader e gli squilibri fra le scadenze delle loro attività e delle loro passività, che ne pregiudicano la liquidità;
- la mancanza o l’insufficienza di sottostanti ai token emessi, che rendono quasi impossibile soddisfare le richieste di conversione da parte degli investitori specie quando sono mediamente diffuse e inaspettate;
- la permanente scarsa trasparenza dell’intero mondo cripto, che rende molto rischiose tutte le decisioni in esso adottate dagli investitori;
- la carenza di norme sui fallimenti di emittenti e trader;
- l’inesistenza di meccanismi di assicurazione degli investimenti sul tipo di quelli concernenti i depositi bancari e determinati comparti del mercato mobiliare.
Gli elenchi precedenti non sono certo esaustivi e rappresentano situazioni medie in cui non mancano le eccezioni più o meno positive o negative e nei confronti delle quali comunque gli atteggiamenti degli investitori attuali e potenziali sono anch’essi due come i volti di Giano.
Da un lato vi sono coloro che credono agli aspetti positivi e trascurano più o meno completamente quelli negativi, come gli speculatori, il cui comportamento non può essere definito completamente razionale e comunque sanno che gli investimenti in cripto valute che potrebbero effettuare o che hanno effettuato sono molto più simili alle giocate al casinò che agli investimenti finanziari tradizionali e quindi non si dovrebbero stupire se la loro sorte dovesse essere negativa.
Dall’altro, ci sono invece coloro i quali investono in attività finanziarie badando al rendimento, ma anche e soprattutto alla volatilità e ai connessi rischi. Per essi, che non sono affatto speculatori come quelli visti in precedenza, le cripto valute sono meno attraenti salvo quando possono rappresentare quote modeste dei loro portafogli, che contribuiscono a diversificare e quindi con rischi che possono essere considerati accettabili, ma comunque sempre oggetto di grande attenzione.
Le generalizzazioni in materia non sono quindi possibili e non stupisce comunque che la maggioranza degli osservatori qualificati metta sempre più in guardia i potenziali investitori del secondo tipo perché, particolarmente in un momento come questo, anche sulla base di quanto ci insegna il passato, dopo un lungo periodo di successo una bolla non può essere esclusa con tutte le conseguenze negative che essa potrebbe produrre.